la maison De marie clugny

Alle spalle della solidità delle aziende Pambuffetti (Azienda agraria Scacciadiavoli e Fratelli Pambuffetti), ci sono 4 generazioni di impegno, lavoro, visione e relazioni sinergiche: le stesse che hanno portato la famiglia, nei decenni, ad aprire mercati sempre nuovi e a cercare nuove sfide. L’ultima, in ordine di tempo, è in Francia, a Cramant, cuore della regione dello Champagne, e Grand Cru tra i più esclusivi della Côte de Blancs.

il progetto

Lo Champagne Marie Clugny rappresenta l’ultima creatura ispirata dalla filosofia aziendale del “sempre un passo avanti, sempre in esplorazione”.
Il nuovo progetto internazionale consolida il marchio Scacciadiavoli e rafforza il comparto delle bollicine: quello stesso comparto che, venti anni fa, li ha visti pionieri in Italia nella spumantizzazione di un vitigno autoctono a bacca rossa.

Ad innestare nella preziosa materia dello Champagne di Cramant, la misura, lo stile, la sostanza umbra, c’è tutta la squadra di Scacciadiavoli, la stessa che da vent’anni è dietro al successo delle bollicine dell’azienda.

Terroir

Nel cuore della Côte de Blancs, a 9 chilometri da Epernay, capitale indiscussa dello Champagne, troviamo il villaggio di Cramant, culla dei più eleganti tra gli Chardonnay. Insieme ad Avize fu tra i primi borghi ad essere classificato Grand Cru: le vigne presenti sin dal XI secolo, si radicano sul “mitico” gesso Campaniano, formazione geologica risalente al Cretaceo – da qui il nome «craie» – creatasi 80 milioni di anni fa. La sedimentazione di fossili e alghe ha formato uno strato di roccia calcareo-gessosa molto profonda: prezioso per la coltivazione della vite, riserva idrica straordinaria, termoregolatore d’eccezione, il gesso regala ai vini della regione caratteristiche uniche al mondo. A Cramant, inoltre, le felici condizioni di irraggiamento solare determinano nello champagne una cremosità immediata, capace di esprimersi anche in annate giovani: il paradigma perfetto di un terroir leggendario.

produzione

Il nostro champagne è vinificato con il metodo tradizionale a grappolo intero, caratterizzato tra le altre cose dall’utilizzo della classica pressa verticale champenoise. Come dalle severe regole prescritte dal Comité Champagne, dalla prima pigiatura di 4000 kg di uva intera si possono ottenere 20,50 ettolitri di mosto fiore: è questa la cuvée che viene fermentata per produrre il nostro vino. Nelle migliori annate, si può procedere con una seconda pigiatura, che produrrà ulteriori 500 litri.
La pressatura delle uve avviene per varietà e per cru, al fine di conservare la tracciabilità.

La prima fermentazione, in fermentini di acciaio termoregolati, dura circa 15 giorni. I vini effettuano la fermentazione malolattica, e non vengono filtrati. ​I vini di riserva nascono grazie alla combinazione di diverse annate e rientrano nei blend delle diverse cuvée.
Il loro utilizzo è mirato anche a garantire continuità stilistica e qualitativa al prodotto finale.